La storia

Il progetto nasce e prende forma in un momento preciso della mia vita professionale, quando ho dato ascolto e spazio all’esigenza di approfondire la ricerca nell’ambito dello stile e del prodotto.

Durante la mia lunga esperienza lavorativa nel settore del fashion e del luxury, mi sono dedicata principalmente alla ricerca di materiali, tessuti, accessori metallici e lavorazioni; DerFashionist rappresenta per me crescita e sviluppo di quanto appreso in quegli anni, uno sguardo più intimo sul mondo della ricerca e dello stile applicato alle arti visive espresse dal mondo cinema e dalla fotografia, due mie grandi passioni.

Da qui l’identità precisa e riconoscibile di DerFashionist:
il bianco e il nero, tratto distintivo di ogni collezione.

Francesca Zuffellato

Il marchio

Il marchio DerFashionist si ispira alla città di Berlino, che negli anni Duemila è diventata capitale dell’avanguardia europea per il settore del fashion design, spostando il baricentro da Londra verso Est.

L’articolo Der diventa una celebrazione di questo passaggio di testimone e rende il brand un protagonista consapevole delle evoluzioni e delle necessità della moda.
Il font trova la sua principale ispirazione nelle vecchie macchine da scrivere, che ci riportano alla Berlino ancora divisa in due; il bianco e il nero sono invece un omaggio ai film di Marlene Dietrich, icona del cinema classico americano.

I primi due modelli della collezione DerFashionist sono Reality e Pulp: due tote bag nate come antitesi l’una dell’altra per dimensione e contrasti. Reality e il suo “nero su bianco” sono un omaggio a un celebre film del 2012 di Matteo Garrone girato a Napoli in cui si parla di reality show e illusioni di fama e successo; Pulp, invece, rievoca l’atmosfera profondamente dark di Pulp Fiction e Tarantino e ne suggella il mio primo amore per il regista.

Se Reality trova la sua espressione in nero in Odissea – un tributo al viaggio di Kubrick in 2001: Odissea nello spazio – Pulp si tinge di bianco in Barry, in onore di Barry Lindon, il film perfetto e che mette in scena la più rigorosa rappresentazione del Settecento che il cinema abbia mai prodotto. La pellicola è stata girata interamente da Kubrick con la sola luce naturale e quella di candele, per far immergere pienamente lo spettatore in quell’epoca.

Infine la top handle Tootsie: piccola, allegra e sbarazzina. Una borsa nata nella mia testa quando ho visto Drusilla Foer calcare il palco del Teatro Ariston in occasione di Sanremo: mi ha ricordato Tootsie di Dustin Hoffmann, non potevo che scegliere quel nome!

Il marchio

Il marchio DerFashionist si ispira alla città di Berlino, che negli anni Duemila è diventata capitale dell’avanguardia europea per il settore del fashion design, spostando il baricentro da Londra verso Est.

L’articolo Der diventa una celebrazione di questo passaggio di testimone e rende il brand un protagonista consapevole delle evoluzioni e delle necessità della moda.
Il font trova la sua principale ispirazione nelle vecchie macchine da scrivere, che ci riportano alla Berlino ancora divisa in due; il bianco e il nero sono invece un omaggio ai film di Marlene Dietrich, icona del cinema classico americano.

I primi due modelli della collezione DerFashionist sono Reality e Pulp: due tote bag nate come antitesi l’una dell’altra per dimensione e contrasti. Reality e il suo “nero su bianco” sono un omaggio a un celebre film del 2012 di Matteo Garrone girato a Napoli in cui si parla di reality show e illusioni di fama e successo; Pulp, invece, rievoca l’atmosfera profondamente dark di Pulp Fiction e Tarantino e ne suggella il mio primo amore per il regista.

Tote bag in canvas
dim. 44 x 39 cm

Tote bag in canvas
dim. 34 x 38 cm

Tote bag in canvas
dim. 44 x 39 cm

Tote bag in canvas
dim. 34 x 38 cm

Se Reality trova la sue espressione in nero in Odissea – un tributo al viaggio di Kubrick in 2001: Odissea nello spazio – Pulp si tinge di bianco in Barry, in onore di Barry Lindon, il film perfetto e che mette in scena la più rigorosa rappresentazione del Settecento che il cinema abbia mai prodotto. La pellicola è stata girata interamente da Kubrick con la sola luce naturale e quella di candele, per far immergere pienamente lo spettatore in quell’epoca.

Tote bag in canvas
dim. 44 x 39 cm

Tote bag in canvas
dim. 34 x 38 cm

Top handle bag in canvas
dim. 25 x 18 cm

Tote bag in canvas
dim. 44 x 39 cm

Tote bag in canvas
dim. 34 x 38 cm

Infine la top handle Tootsie: piccola, allegra e sbarazzina. Una borsa nata nella mia testa quando ho visto Drusilla Foer calcare il palco del Teatro Ariston in occasione di Sanremo: mi ha ricordato Tootsie di Dustin Hoffmann, non potevo che scegliere quel nome!

Top handle bag in canvas
dim. 25 x 18 cm