Il vantaggio riconosciuto di essere una cinecasalinga è di poter mettere da parte tutto per un pomeriggio infrasettimanale e spendere il proprio tempo in una delle più antiche sale cinematografiche del Veneto: il cinema Odeon di Vicenza.
Il cineforum del mercoledì pomeriggio è soprattutto popolato da anziani ignari del tipo di film che si accingono a vedere. Io invece l’ho fortemente cercato questo film di genere “local” nelle sale avendolo mancato a Venezia 76.
Il film è ambientato in una non ben definita zona del Nord-Est italiano dove non si vede mai il sole e la speculazione edilizia dilaga. I protagonisti sono figure tipiche del nostro territorio: gli imprenditori che si sono fatti strada dal nulla e che trovano realizzazione solo nel lavoro. Gli impresari di questa storia sono devoti solo “ai schei“, sono crudeli e disposti a tutto, minacciano e prevaricano. Sono talmente presi dalla loro avidità che non lasciano spazio alla capacità di giudizio e questo purtroppo li fa cadere facilmente tra le mani degli squali. “Pesce grande mangia pesce piccolo”, questa è la legge a cui anche i nostri personaggi dovranno soccombere, ognuno a proprio modo, dando il via all’effetto domino.
Quello che resta alla fine lo lascio scoprire a voi, sperando che non vi lascerete scappare la visione di questo film.
Degno di nota è il cameo di un sempre convincente Vitaliano Trevisan, che riesce un po’ ad inquietare anche in abito talare.
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