Come non subire il fascino di quell’uomo dall’aspetto così bizzarro, il guanto nero, sguardo mai incrociato da nessuno che si conosca, genio impareggiabile.
Riesce a completare linee di moda per svariate maison, Chanel, Fendi, K di Karl Lagergfeld, Tod’s, Chloè, H&M e altri nella stessa stagione.
In un docufilm guardato di notte sulla sfilata delle sorelle Fendi, l’ho veduto lavorare ininterrotamente fino al fashion show mangiando solo ananas e Diet Coke.
Il maestro.
Le sfilate per Chanel degli anni ’90, da raggazza ricordo quell’anfibio ingentilito da un girocaviglia di calza proposto in tutte le salse ed in tutti colori.
Claudia Schiffer che chiude la sfilata in abito da sposa al suo fianco (è sempre stata la sua preferita!).
Erano gli anni ruggenti delle top model e lui era alla guida della maison più nobile del panorama mondiale.
Credo che lui sia instancabile e che sia instancabilmente curioso.
Stilista, regista, fotografo dopo aver collaborato con Harper’s Bazar ed avere fotografato lui stesso alcune campagne pubblicitarie, ha deciso di portare in questa mostra itinerante che ha appena chiuso i battenti a Milano, la sua interpretazione della una giacca nera cavallo di battaglia della maison Chanel.
Con la collaborazione di Carine Roitfeld, direttrice di Vogue Francia dal 2001 al 2011 ed ora direttrice di una sua rivista di moda “CR Fashion Book”, ha scattato lui stesso la stessa giacca reinterpretata addosso a Giorgia Jagger, Keira Knightley, Carol Bouquet, Alice Dellal, Sarah Jessica Parker e molti altri volti noti.
La mostra è anche un libro ed un sito che vi invito a visitare, soprattutto per vedere oltre al maestro all’opera anche le sapienti mani delle sarte che hanno confezionato quella fantastica “little black jacket”.
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