#31 Once upon a time in Anatolia (2011) – Chili

Il commissario Naci assieme ai suoi uomini, in un’auto vecchia e non in buono stato si sofferma a parlare della densità dello yogurt di bufala e dove lo vendono, con loro un uomo in manette casca dal sonno mentre l’ora si fa buia. Stanno cercando un cadavere tra le aride colline dell’Anatolia, accompagnati dagli stessi rei confessi, ma il viaggio che si compie nell’arco di poco più di una notte non si consuma solo lungo la strada.

É con questi contrasti di vita ordinaria e di eventi straordinari che ci troviamo a viaggiare anche noi in questo film dove in nessun tratto è usata una musica di sottofondo. Solo rumori e voci ci accompagnano, racconti e confessioni, pezzi di vita e di dolore.

Quello che rimane nelle orecchie mentre scorrono i titoli di coda, sono senza dubbio i rumori delle viscere e degli umori del cadavere manipolati mentre il corpo viene sezionato.

DA VEDERE PERCHÉ
Il registro narrativo scarno e senza musiche pone l’accento sui dialoghi ben congeniati.

950 250 Der Fashionist
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