Dopo aver conquistato il pubblico con Drive nel 2011, Nicolas Winding Refn porta cinque anni dopo sullo schermo un racconto horror sul tema della bellezza vissuto in modo estremo.
La protagonista, interpretata da un’angelica Elle Fanning, è una giovane seducente che decide di entrare nel mondo della moda di Los Angeles.
Jesse alloggia in un motel malfamato gestito da un burbero e violento Keanu Reeves, protagonista dello stupro di una tredicenne. Subito la ragazza incanta, grazie alla sua bellezza senza sforzo che sbaraglia le altre pretendenti dotate solo di quella donata dal bisturi. Il suo successo trova il culmine nella sequenza in cui, sospesa sul trampolino che si affaccia su una piscina vuota, guarda le altre dall’alto, elevandosi a livello di dea.
L’invidia e la violenza avranno però il sopravvento in un modo che oserei definire disturbante.
Refn si conferma un regista dai toni forti, espressi attraverso sequenze di necrofilia e cannibalismo, ambientate in una scenografia volutamente artefatta, dai colori accesi e dalle luci psichedeliche.
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